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2° Campanile di Popera (2657m), la normale dal rifugio Berti

Prima di tutto un ringraziamento ai lettori, qualche giorno fa il sito ha superato le 300.000 visite che per un dilettante come rappresentano un traguardo considerevole. Dal rifugio dedicato ad Antonio Berti, romantico cantore delle Dolomiti di Sesto e autore della guida grigia della zona, ero già passato agli inizi della mia poco luminosa carriera in occasione dell’anello delle ferrate. Partendo come in questo articolo dal Rifugio Lunelli (1568m) raggiungibile in auto dai Bagni di Valgrande in val Comelico con una rotabile dove si parcheggia. Da qui un comodo sentiero con segn. 101 s alza a supera sulla sinistra una barra rocciosa con cascatelle ed esce quindi al vallon Popera, un bell’anfiteatro fra le crode dove si annida il frequentato edificio (1958m), a S lo sfondo comprende anche le aguzze guglie dei campanili fra i quali svetta per eleganza e quota l’oggetto dell’articolo. La relazione oltre che nel volume “Dol. Orientali parte II” citato sopra è inserito anche nella guida di Buscaini-Metzeltin  “Dolomiti, il grande libro delle vie Normali”. Per l’attacco si seguono dapprima i segni della via ferrata Roghel che si abbandonano per salire i ghiaioni che scendono dalla cresta.  Vista da vicino la guglia fa una certa impressione, ci bardiamo di tutto punto per affrontare la parete d’accesso alla forcella dei Campanili assicurandoci alle soste di calata. La forcella è una sottile cresta che si segue verso sin. anche per cenge sotto il 3° campanile e complicazioni varie fino a sotto la vetta che si raggiunge arrampicando in parete Sud con difficoltà di II e III su roccia nel complesso buona. Il tempo non aiuta, il cielo resta nuvoloso e solo al pomeriggio tende a migliorare. La discesa nei tratti più ripidi si fa tutta a corda doppia. La via è stata aperta nei primi decenni del secolo scorso dai pionieri dell’alpinismo dolomitico italiani e tedeschi.  Gli orari: partendo alle 5 da Udine alle 8.45 cominciamo a salire arrivando in cima alle 12.30 e al parcheggio verso le quattro P.M. Due le cordate, io con Paolo e Sandrone con Sandro M. La frequentazione è scarsa, troppo facile per i Top Climbers e irraggiungibile ai comuni escursionisti.

 

  1. torion
    luglio 20, 2017 alle 7:53 am

    Mi complimento per i 300.000 ascrivendomi anche qualche merito per il conseguimento di quest’ultimo obiettivo (negli ultimi giorni al lavoro ho consultato anche troppo).

    non frequento tanti blog ma il suo è un’eccezione; pochissime scoregge retoriche, prosa sempre asciutta ma dettagliata, foto splendide.

    a riviodisi e cundiò

    • luglio 20, 2017 alle 6:43 PM

      Non posso fare altro che ringraziare… e continuare nella rievocazione delle tante salite (ne ho ancora molte nel cassetto delle memorie).
      Rino

  2. Laura De Tomas Pinter
    luglio 9, 2018 alle 4:34 am

    ciao, grazie della relazione e belle foto. ti chiedo conferma se la salita è effettivamente dell’estate 2017,vorrei farla quest’estate ma, essendo poco frequentata ed essendoci poche relaziono, è utile capire se le condizioni, chiodi ecc sono attuali. grazie, Laura!

    • luglio 9, 2018 alle 4:24 PM

      La gita risale a molti anni fa… non ho idea delle condizioni attuali ma il luogo merita comunque una visita. Auguri
      Rino

      • Laura De Tomas Pinter
        luglio 9, 2018 alle 5:44 PM

        grazie, mi aveva tratto in inganno la data 19 luglio 2017 in fondo alla reazione,il dubbio mi è venuto vedendo le foto. forse sarebbe utile precisarlo eventualmente nella relazione. grazie ancora, ciao!

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