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Archive for febbraio 2019

Cuel Formian (1627m) e Clap Forat (1562m), l’anello da Mincigos

febbraio 25, 2019 Lascia un commento

Le cime più occidentali del Cimone, selvatiche e impervie e con cospicui dislivelli che abbinati a ripidi e infidi pendi erbosi scoraggiano anche l’escursionista esperto che preferisce inoltrarsi  (forse a ragione) in luoghi più blasonati, resistono tuttavia ancora le mulattiere militari della grande guerra che costituiscono tuttoggi, dopo un secolo, il migliore approccio. Purtroppo dopo tanti anni di vagabondaggio non è più tanto facile trovare nuove mete accessibili valutando dislivelli e difficoltà visto che anche gli alpinisti invecchiano, ma ora bando ai piagnistei e andiamo alla nostra gita. A Dogna nel canale del Ferro ci spostiamo sulla riva opposta del Fella, subito oltre il manufatto svoltiamo a sinistra sulla stretta rotabile che si risale in auto fino a Prerit di Sopra, un borgo semi abbandonato a circa 450m di quota dove parcheggiamo. Ci incamminiamo sulla mulattiera, in parte cementata, fino ai casolari di Mincigos (860m) da dove si riduce a sentiero che prosegue  in versante NO nella boscaglia fino alla sella omonima (1488m) da dove ci affacciandosi alla val Raccolana. Sulla sinistra andiamo avanti fra la bassa vegetazione fino al Cuel Formian, tornati all’intaglio e con lo stesso tipo di terreno saliamo alla spalla che culmina  con il Clap Forat fra eriche e ginestre. Certo che se si teme zecche e vipere è preferibile stare a casa, non ci badiamo e probabilmente non sono interessate alla nostra presenza. Il Cimone ci sovrasta con tutta la sua imponenza ma per oggi ne abbiamo abbastanza, il Maurin in un impeto di generosità stappa anche una bottiglia di vino per festeggiare il successo, non ha una vita lunga. Tornati alla sella cominciamo a scendere nel versante opposto (Sud) che oppone, pur essendo segnalato, dei passi  abbastanza ripidi e esposti. L’unico incontro è con un Gufo che si riposa su un pino ad altezza d’uomo, non è molto interessato alla nostra presenza e lo lasciamo alle sue meditazioni. Il chilometraggio aumenta, passiamo anche accanto agli antichi casolari di Coronis e alla fine riusciamo sulla ciclabile dell’Alpe Adria, non resta che risalirla traversando  qualche buia galleria fino all’altezza del ponte da dove abbiamo cominciato.

7 ore complessive soste comprese. Chi ha il telefonino dice 1275m di dislivello, nel Dicembre 2015. I compagni Andrea, Ermanno, Mauro e suo figlio Luca

 

 

Morgenlait (1979m) da Sauris nella nebbia

febbraio 8, 2019 2 commenti

Le verdeggianti cime che sovrastano Sauris costituiscono delle belle  mete invernali con o senza ciaspe a seconda dello stato della neve (c’è stata anche una recente gita della SAF). Per la nostra non occorre risalire a tempi remoti ma solo alla fine di Gennaio del 2018, protagonisti i soliti pensionati. Da Ampezzo risaliamo la valle del Lumiei che si apre dopo le gallerie sul bacino artificiale. Costeggiamo il lago fino a Sauris di Sopra, il piccolo parcheggio è subito a monte del grazioso villaggio, metro più metro meno la quota  è sui 1400m. Ci accolgono cielo grigio e clima gelido che fanno rimpiangere il calduccio delle lenzuola  e ci travestiamo velocemente indossando tutto il disponibile prima di incamminarci sulla forestale accanto, il segnavie porta il n.205 ma non si può sbagliare. Di neve ce n’è poca, quella rimasta è ghiacciata e bisogna fare attenzione e meno male che non c’è vento.  In breve usciamo alla larga forcella Festons (1860m) con visibilità ridotta a pochi metri, a conforto ci sono tabelle a profusione. Da una di queste ci alziamo su una facile ma gelata dorsale sulla destra, chi li ha calza i ramponi, non sono fra i fortunati ma infine conquistiamo la croce del Morgenlait, una effimera schiarita ci induce a proseguire verso Est verso il Pieltinis, arriviamo fino alla forcella successiva, di nuovo nebbia fitta. Qui indugiamo per un po’ rischiando il congelamento in attesa del sole. E’ l’ora delle grandi decisioni, decidiamo per la ritirata e torniamo alla base di partenza senza troppi rimpianti. Ci sarà pure un luogo caldo di ristoro nel ameno paesello.

31 Gennaio 2018, con Giorgio, Oscar e Sandro