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Punta di Montemaggiore(1613 m), un anello dal passo di Tanamea (851 m)

Da Tarcento la rotabile sale verso N e a Musi compie una brusca svolta verso Est dirigendosi al passo di Tanamea (851m) fra il crestone dei Musi a N e quello del Gran Monte sul’opposto versante. Poco oltre c’era il confine con la Jugoslavia e il valico di seconda categoria era allora transitabile solo ai frontalieri. L’osteria, al tempo gestita da un’anziana simpatica signora offriva buon ristoro ai viandanti dove parcheggiamo.  Dopo la vestizione proseguiamo in discesa verso il confine sull’asfalto costeggiando il Riobianco fino all’inizio del sentiero che si alza sulla destra nel  letto in secca di un ulteriore affluente (forse il rio Starmaz) con bel percorso fra i bianchi massi calcarei che oppongono qualche lieve difficoltà. Se ne esce verso destra in un bel bosco di faggi  e finalmente sui prati da dove ci si affaccia alla dorsale. Ma non solo, incontriamo anche due simpatiche ragazze che fanno il nostro stesso percorso.  La cima sovrastante è lo Starmaz, ci si arriva per verdi (1330m), da questo continuiamo con bel panorama seguendo fedelmente la cresta toccando anche  il Laschiplas (1316m) e concludendo sull’ obiettivo primario ovvero la Punta di Montemaggiore. Non resta che scendere in direzione Nord, il sentiero è più battuto e passa dal ricovero con lo stesso appellativo ricavato da un edificio militare. Da qui un frequentato sentiero riporta al   Passo di Tanamea. Sei ore e mezza in tutto, con Eliana, Gigi e Saro.

Maggio 2012