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Monte Banera (1615m), alla cresta del Guarda da Uccea

Dopo quarant’anni di vagabondaggio fra i monti del Friuli la ricerca di nuove mete diventa sempre più complicata, quelle che mancano all’appello sono diventate troppo lunghe o difficili e le ripetizioni diventano sempre più frequenti. Sempre più spesso la scelta viene rimandata al momento di partire, in questa occasione optiamo per la cresta che dal Guarda si spinge verso Ovest a spartiacque fra Resia e Torre. La sperduta frazione di Uccea fa parte del comune di Resia pur trovandosi oltre il passo di Tanamea  poco prima del confine con la Slovenia. Ci si arriva con una rotabile alquanto stretta, alcune se alcune case sono state restaurate è in pratica disabitata e solo nei fine settimana si rianima. A dirla tutta, anche se siamo alla fine di Gennaio la neve è assente salvo che alle quote più elevate.  Saliamo ancora in auto fino a dei casali poco più in alto, circa 780m, dove  lasciamo la vettura. Cominciamo la salita un po’ a casaccio fra i pini traversando verso Est ma poco più in alto ci ricongiungiamo alla retta via sotto le sembianze del sentiero numerato con il 733. Che continua in una luminosa faggeta aggirando a Ovest il boscoso dosso chiamato Caal per arrivare infine sotto le balze erbose della dorsale maggiore. Seguendo una traccia verso O (sent. 701) fra i ripidi pendii arriviamo in cresta a q. 1530, proseguendo verso oriente ci meritiamo la vetta odierna. Splendido il panorama sul vicino Canin e la valle dell’Isonzo con le Giulie Orientali, a Ovest le Carniche e le lontane Dolomiti. Per scendere proseguiamo ancora in cresta verso Est (e il Guarda) superando un’ulteriore quota (1600m ma innominata)fino a all’uscita di una mulattiera presumibilmente militare con il segnavie. 733 che a lunghe svolte riporta alla via già fatta. Che non percorriamo seguendo invece una scorciatoia poco evidente ma contrassegnata da fettucce sugli alberi che ci riporta più sbrigativamente all’abitato dove fraternizziamo con l’unico abitante. Che pochi giorni dopo perde la vita facendo il boscaiolo. In salita due ore abbondanti, elementare. Con Oscar e Sandro, gennaio 2017.

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