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Glemine, Cjampon e Cuarnan – una gita con il mezzo più ecologico

A chiusura di stagione (21 novembre di trent’anni orsono) l’ UOEI di Udine propone una gita con l’uso di un mezzo inconsueto, vale a dire il treno, l’itinerario proposto è l’anello del Cuarnan. Devo dire che non sono un affezionato cliente delle FS, l’ultima occasione è stata più di dieci anni fa alla conclusione anticipata della traversata Carnica a Pontebba con uno scassatissimo convoglio di pendolari e la volta precedente ero stato a Torino per motivi di lavoro, ero l’unico nello scompartimento che aveva pagato il biglietto intero. Ma veniamo alla gita, il ritrovo del numeroso gruppo è alla stazione di Udine con arrivo a Gemona alle 8.10, faccio parte però di un gruppo di cospiratori che si dissocia dalla maggioranza che viene abbandonata nei pressi del Duomo, a quei tempi ancora in ricostruzione, restiamo ora in dodici a salire la strada per le borgate più alte poi con un sentierino arriviamo nientemeno che all’attacco dello spigolo del Glemine, salita che ci era sconsideratamente proposta da Carlo Pinosa, l’unico all’epoca che avesse avuto qualche esperienza alpinistica con la corda, che fra l’altro oltre a non averla nessuno sarebbe in grado di adoperarla. La via classica corre sul filo e oppone anche passaggi di un buon 4°, ma la nostra scafata guida evita tutti i passaggi impegnativi tenendosi sulla sinistra dove occorre sì lottare con la vegetazione però le difficoltà sono parecchio inferiori così che nonostante le sofferenze arriviamo in cima tutti interi. Continuiamo sulla piacevole cresta seguente fino al ricongiungimento con la sterrata che sale al Foredor, l’ampia sella fra Cuarnan e Cjampon dove la pattuglia si riduce a otto, quattro se ne vanno a destra a ritrovare la gita ufficiale, i più accaniti dal lato opposto seguono i segni per la vetta della cima maggiore,a Sud ancora sgombra di neve, dove giungono senza problemi  anzi percorrono anche un breve tratto di cresta verso Est a raggiungere un’elevazione che parrebbe più alta infine tornano di nuovo al Foredor e incontentabili a completamento del trittico visitano anche il Cuarnan (la Chiesa è ancora un cumulo di macerie). Finalmente al ricovero danno fondo ai resti dei viveri e alla bottiglia di bianco che si sono someggiati tutto il giorno, ormai è l’ora che volge al desio, l’ultima galoppata si conclude al buio, sono puntuali all’appuntamento con tutti gli altri in stazione, il nostro treno parte subito, sono le 18.08.

La Stazione di Gemona è a circa 200 m di quota, il Glemine 709 m non è segnato e ha difficoltà di 2° abbondante, il Cjampon 1709 m ha un breve tratto attrezzato, può considerarsi EE, fino a qui 1500 m di dislivello, per il Cuarnan 1373 m, facile, il dislivello sale a 1800 m.

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