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La Punta dell’Agnello (2736m),una solitaria in Dolomiti

Non ho mai gradito le solitarie anche se qualche rara volta ci sono stato costretto  come in questo caso. Una decina di anni fa stavo chiudendo per raggiunti limiti di età e non senza rimpianti la piccola azienda artigiana di cui ero titolare. Era stata fondata da mio padre nel primo dopoguerra e  vi  avevo trascorso tutta la mia vita lavorativa passandovi da adolescente prima le vacanze scolastiche e in seguito come  collaboratore e infine da titolare. Trovandomi improvvisamente con troppo tempo libero a disposizione. I  miei consueti compagni d’avventura erano già partiti da tempo per  altre destinazioni e così la mattina di quel ferragosto sono  partito da solo verso la val d’Ansiei. La via più conveniente passa da Sappada, segue  la discesa a Santo Stefano di Cadore e Auronzo continuando poi fino  alle tabelle sulla destra (già adocchiate in precedenza)  invitanti alla Val Marzon. La cima è situata a SO della Croda dei Toni, il gruppo del quale fa parte. Si può salire ancora brevemente in auto  fino a uno spiazzo dove si parcheggia a circa 1100m di quota. Qui ha inizio Il sentiero segnalato con il n. 106, trattasi di una ex mulattiera militare che si alza dapprima un po’ noiosamente nel bosco per proseguire più in alto lungo un canale in ambiente più roccioso fino a fuoriuscire alla forca dell’Agnello (2567m) dove si trova il rosso bivacco De Toni (tipo fondazione Berti). Dalla forcella seguendo la cresta verso destra con facili passaggi rocciosi si guadagna la vetta. Ci troviamo negli avancorpi a Sud della cima principale e il paesaggio oltre che sui torrioni adiacenti spazia a Est sulle più casalinghe Carniche.Più vicine restano le Dolomiti di Sesto, incombe la cima più alta, poco più avanti le Tre Cime mentre oltre l’Ansiei spiccano le Marmarole. Non ci sono alternative per il ritorno, bisogna tornare sui propri passi. A Interrompere e confortare le mie solitarie meditazioni giungono pure un paio di altri visitatori locali. 1600m il dislivello, qualche passo di primo grado. Bel tempo, 3 ore e un quarto in salita e poco più di sei totali che si raddoppiano con il percorso stradale.

 

 

 

 

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