Home > Prealpi Giulie Occ. > Al Veliki Rop 1875 m – da Sud prima dell’età del Ferro e del Minio

Al Veliki Rop 1875 m – da Sud prima dell’età del Ferro e del Minio

La cima più alta dei Musi (1875 m), leggermente spostata a Nord della cresta e di scarsa frequentazione  è raggiungibile sia dalla Val Resia (Sella Carnizza) che in traversata per la cresta Ovest che è stata oggetto di una recente “valorizzazione” con la posa di cavi e verniciature varie per consentirne la traversata dalla Val di Mea sempre con il segnavia 737 agli EEA muniti di casco, dissipatore ecc. ecc. annullandone così il pregio alpinistico. Ma in Friuli, mi domando, non ci sono già varie ferrate di ogni genere che possono soddisfare gli appassionati, contro i quali non nutro nessun astio avendole ai tempi percorse quasi tutte? Ricordo (ai tempi ero consigliere della SAF) che l’insano progetto di attrezzare la cresta fra il Vert e il Jof di Montasio venne bocciata con una levata di scudi. Forse sono io con l’avanzamento dell’età che divento sempre più astioso.

10 Maggio 1998

Assieme all’ amico Gigi (il gatto e la volpe) con sua moglie Eliana come nel Post precedente propedeutico a questo torniamo alla Cima 1866 dalla Val di Mea, solito parcheggio a q. 700.  Qui lasciamo la paziente compagna del socio a custodire gli avanzi dei nostri alleggeriti zaini portandoci dietro 20 m di cordino e qualche ammennicolo per l’eventuale sicurezza, calandoci alla forcella a Est. La traversata si sviluppa (sviluppava) parte in cresta e in parte sui  versanti S e N con traversi abbastanza esposti e con tratti innevati,  si vedono anche delle tracce, non si sa se di ungulati o bipedi, occorre solo un po’ di occhio per scegliere i passaggi migliori, comunque la corda rimane sempre sulle spalle e arriviamo alla forcella a N della cresta, 1787 m (ora qui si trova una tabella che informa il viandante  che proviene da Sella Carnizza che la prosecuzione è EEA). La salita alla Grande Roccia, tale significa il toponimo resiano, presenta anch’essa dei tratti abbastanza aerei ( tuttora non segnata), da percorrersi a scelta o sulla cresta con più roccia o sul lato destro più erba. Dal culmine la cima dirimpettaia in cresta ci pare più alta, al ritorno ci saliamo facilmente per balze erbose, da qui soffriamo l’effetto ottico contrario, quindi possiamo tornare indietro senza rimpianti. La moglie dell’amico quando ci avvista tira un sospiro di sollievo (pensava alla sua discesa, non alla nostra incolumità). Anche questa è fatta e rimane irripetibile dopo il misfatto compiuto, per la cronaca le difficoltà massime si aggiravano attorno al 2°, la gita ha richiesto circa otto ore.

1 Bivacco Brollo

2 Salita alla Q. 1866

3 Sul tratto attrezzato

4 La cresta Ovest

5 Il Bivacco dalla cresta

6 Viliki Rop e Canin

7 Dalla Cima 1866 verso il Gran Monte

8 La traversata

9 La traversata

10 Vista sullo Zaiaur

11 Sul Viliki Rop

12 Verso la cima a S della Forcella

13 La Cresta di rientro

14 Traversata al ritorno

15 Da sin. Cimone, Montasio e Veliki Rop

16 Ripercorrendo la cresta

17 Una delle forcelle

18 Sul filo

19 Eliana in discesa

20 La sorgente del Zalodra

21 Discesa a valle

Categorie:Prealpi Giulie Occ. Tag:
  1. Al momento, non c'è nessun commento.
  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento