Il Cadin dei Musi a San Silvestro
Per chiudere in bellezza l’annata alpinistica ne sfruttiamo pure l’ultima giornata, il tempo continua a essere splendido con un clima quasi primaverile e sui versanti Sud delle Prealpi non c’è traccia di neve, ai due storici compagni Ermanno e Maurizio si è aggiunto un biondo ragazzo omonimo del Santo odierno, la meta è la cima più occidentale dei Musi, il Cadin alto 1818 m. Punto di partenza della gita è Tanataviele 627 m, un borgo semi abbandonato a monte delle sorgenti del Torre, lasciata qui l’auto un sentiero segnato arriva dapprima a Plan di Tapou, un altopiano in passato a pascoli e fienili, ora del tutto rinselvatichito, a un bivio lasciamo a sinistra la traccia principale diretta a forcella Musi per proseguire verso Nord al valico della Stilizza, un intaglio da dove i valligiani si recavano in Val Resia. Il sentiero è stato riattato anche con la posa di qualche assicurazione e ci arriviamo senza problemi. La cresta E da percorrere ha un notevole sviluppo con qualche saliscendi è parzialmente innevata, ogni tanto si scende brevemente a Nord e la piccozza risulta necessaria ma il percorso è gradevolmente panoramico e in tre ore copriamo i 1200 m di dislivello che ci separano dalla vetta. In discesa, prima di arrivare alla Stilizza e per dare un po’ di condimento alla gita, adocchiamo un canale che ci sembra acconcio alla bisogna, lo imbocchiamo senza esitazioni e per le solite facili roccette miste a erbe verticali in breve ci portiamo su terreni meno inclinati, rinvenendo in seguito una antica mulattiera in disuso che scende all’altopiano. Giunti al paese, per festeggiare sia l’onomastico che l’anno uscente, ci siamo portati dolci e spumanti, che consumiamo sotto il tepore del sole calante. La sera vado poi con tutta la famiglia a una festicciola in casa di amici, alle due del mattino crollo addormentandomi sulla sedia, il troppo a un certo punto stroppia. 31-12-1988.
simpatico vedere che l’indicazione del trivio musi-tapou-cadin e’ rimasto inalterato dal 1988 🙂
buone feste!
Caro Giovanni, da un po’ non ti sentivo, mi tocca rispolverare antiche gite che sono a corto di voglia. Tanti auguri anche a te.